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Qui trovi un excursus delle infografiche che si trovano sul sentiero per salire a Capo Figari, per ripercorrere le orme di Guglielmo Marconi a Golfo Aranci.
Sulle orme di Marconi a Golfo Aranci
Guarda le fotografie e leggi il testo completo dei cartelloni inseriti nel “Percorso storico – culturale – naturalistico da Golfo Aranci a Capo Figari”.
Infografica a Cala Moresca
Guglielmo Marconi a Capo Figari
Nell'estate del 1932 Capo Figari fu teatro di esperimenti di radiotelefonia e rediotelegrafia modulata con microondesvolti da Guglielmo Marconi. Il celebre scienziato giuse a Golfo Aranci il 10 agosto a bordo dell'Elettra, la sua nave-laboratorio acquistata nel 1919, e il giorno successivo gli apparati (il riflettore ricevente) furono trasportati al semaforo di Capo Figari così che nel pomeriggio furono effettuati i test di ricezione da Rocca di Papa (distante 269 km). Dopo opportune regolazioni, i risultati furono ottimi fino al tramonto mentre durante le ore serali si ebbe conferma che i segnali subivano una forte attenuazione. Le esperienze terminarono verso mezzanotte.
Cala Moresca
Cala Moresca è la più famosa tra le insenature delle coste golfoarancine, e trarrebbe il toponimo dalla figu morisca, nome con cui in sardo si apella il fico d'india. Si osservano ancora i resti abbandonati degli impianti industriali per la produzione della calce, attivati dalla famiglia Tamponi tra gli Anni Cinquanta e gli Anni Sessanta del ventesimo secolo. Il piccolo stazzo, un tempo abitato dal custode degli impianti, appartiene anch'esso alla citata famiglia, come tutta la penisola di Capo Figari.
Gabbiano Corso
Il gabbiano corso nidifica in primavera inoltrata e le uova si schiudono dopo quasi un mese dalla deposizione con il maschio che aiuta la femmina nella cova.
Infografica bivio Capo Figari - Punta Filasca
Il panfilo Elettra
Acquistato nel 1919 e trasformato da Marconi in laboratorio galleggiante, per quasi due decenni il panfilo Elettra percorse in lungo e in largo il mediterraneo a scopi prevalentemente scientifici. Memorabili il radiosegnale che dal porto di Genova accese le luci del Municipio di Sidney in Australia (1930) e il primo esperimento di "navigazione cieca" nel porto di Sestri Levante (1934). Proprio a bordo dell'Elettra, durante crociere che duravano anche diversi mesi, Marconi realizzò alcuni degli esperimenti che hanno aperto la strada ai recenti sviluppi del wireless.
Cimitero degli Inglesi
Per salire al Semaforo di Capo Figari proseguire a sinistra, il sentiero indicato sulla destra vi conduce invece in direzione di Cala Greca (che trarrebbe forse il suo nome dal naufragio di una nave greca nel 1888), dove si trova il piccolo cimitero di naufraghi, conosciuto con il nome di Cimitero inglese o degli Inglesi, per la presenza di una tomba del marinaio G. C. Bradshaw, marinaio della nave britannica HMS Vulcan che sostava presso Golfo Aranci nel giugno 1900. Le prime sepolture sono dell'anno 1887.
Marangone dal ciuffo
Il marangone dal ciuffo stende le ali dopo l'immersione per asciugare le penne. A differenza degli altri uccelli non ha abbastanza grasso isolante.
Cartellone vista mare sul sentiero Capo Figari
Nella cartellonistica che si trova sul sentiero che sale verso il Semaforo Marconi di Golfo Aranci si possono trovare informazioni interessanti sulla fauna locale, sulla macchia mediterranea e sulle piante tipiche della Sardegna.
Le Origini del Wireless
Negli ultii anni dell'800 il ventenne Guglielmo Marconi aveva avviato la pacifica rivoluzione delle radiocomunicazioni. Nato a Bologna nel 1874, il giovane Marconi maturò giovanissimo la volontà di diventare inventore e a Villa Griffone - la casa paterna situata sulle prime colline bolognesi - realizzò nel 1895 i primi esperimenti di telegrafia senza fili. Quella casa è oggi sede della Fondazione e del Museo Marconi in si raccontano gli esordi dell'inventore e gli sviluppi del wireless dagli esordi di Marconi ad oggi
Promontorio di Capo Figari
Il promontorio di Capo Figari (m. 342 slm) delimita a nord il Golfo di Olbia, a sua volta chiuso a sud dal promontorio di Capo Caraso e dall'Isola di Tavolara, con cui Capo Figari condivide l'origine geologica calcarea. Il toponimo Figari doveva un tempo abbracciare un'area molto più vasta, comprendente anche l'istmo dove negli anni ottanta dell'Ottocento sorse Golfo Aranci, giungendo fino al Golfo di Marinella. Nell'antichità classica il promontorio prendeva il nome di Columbarium promontorium.
Lentischio
Noto per le sue molteplici proprietà produce una resina che tonifica la pelle prevenendone l'invecchiamento.
Olviastro
L'olivastro ha una longevità straordinaria, che si ritiene possa raggiungere il millennio di vita.
Cartellone prima di raggiungere il semaforo
Il semaforo di Capo Figari
Il Semaforo, ubicato sulla Cima di Capo Figari (m 342 slm), venne inaugurato nel 1890 e costruito dalla Regia Marina allo scopo di comunicare ed offrire informazioni alle navi in traffico mediante l'utilizzo di combinazioni di bandiere, segnali ed apparati semaforici ad asta. Nel 1905 passò al ministero della Difesa, mentre nel 1932 si svolsero importanti esperimenti di radiotelegrafia e radiotelefonia in microonde compiuti da Guglielmo Marconi. L'edificio. Oggi ridotto a rudere, il complesso venne definitivamente abbandonato alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso.
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